” L’obiettivo è “il precariato per tutti”, per alimentare insicurezza, paure e difendersi con il ricatto da qualsiasi tipo di protesta e di ribellione. Applicano la legge della sopravvivenza, alla quale nessuno si può sottrarre. “
Questa storia dell’esclusione dei dipendenti pubblici dal Job – Act non è né una dimenticanza, né una scelta di campo, né un retaggio del passato, né la difesa della “politica” di un antico privilegio. E’, invece, un altro tassello della strategia della divisione tra lavoratori e tra poveri. Si cerca di accreditare agli occhi dei “privati”, un privilegio per i “pubblici”, sviando il problema della riduzione generale dei diritti, mettendo in piazza dei “responsabili” inconsapevoli e innocenti e, aprendo le porte ad una ulteriore azione contro i lavoratori pubblici che subiranno, tra qualche anno, forse tra qualche mese, la stessa sorte di quelli privati. Gli diranno “Muti che voi non siete come quelli dell’Ast o dell’Ilva”. E invece, come dimostra la vicenda delle Province, che sono la prova generale di questo
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