Slide della presentazione del 14 Dicembre a Cesena durante l’incontro pubblico per parlare di democrazia partecipata
Link alla presentazione in .pdf Podemos_Slide_Cesena_14122014
Slide della presentazione del 14 Dicembre a Cesena durante l’incontro pubblico per parlare di democrazia partecipata
Link alla presentazione in .pdf Podemos_Slide_Cesena_14122014
Da il Simplicissimus
#Sinistra, in ogni caso è evidente che se ci si sottrarrà con una scusa o con un’altra alla battaglia di Grecia, se ancora una volta di fronte a uno snodo storico prevarranno esitazioni, distinguo, illusioni, prudenze di altri tempi possiamo scrivere la parola fine su una lunga storia.
Questione di vita o di morte. Con tutta probabilità la sinistra italiana ed europea si troverà presto di fronte a un possibile momento di svolta che ne deciderà la riemersione o la scomparsa definitiva dopo un lungo coma. Da una parte ci sarà la possibilità di riunirsi attorno a una grande battaglia interna ed esterna contro la finanza globale, dall’altra quella di farsi atrofizzare del tutto da divisioni e pochezza di strategia.
L’occasione sarà data dalla Grecia ( vedi qui) dove probabilmente si arriverà ad elezioni anticipate e dove, sempre che non accadano fatti anomali, Syriza ha buone probabilità di conquistare la maggioranza assoluta o quasi grazie proprio ai premi di maggioranza a suo tempo imposti dalla troika per permettere alla destra di governare indisturbata. Se questo dovesse accadere è evidente che Tsipras, nonostante la moderazione istituzionale e monetaria espressa in questi anni, non si sa quanto tattica o strategica o semplicemente dilatoria, non…
View original post 391 altre parole
Il Financial Times, in un sorprendente articolo uscito nelle scorse settimane, evidenzia i limiti dell’austerity imposto dall’Unione Europea agli Stati membri e sottolinea il ruolo positivo che le sinistre radicali stanno avendo per cambiare tale situazione e porre fine all’ostinato rigore comunitario.
In un editoriale firmato da Wolfgang Münchau sul giornale economico britannico, di cui tutto si può dire tranne che sia un quotidiano bolscevico, viene rimarcato come Syriza in Grecia, Podemos in Spagna e Die Linke in Germania, sostengano la ricetta giusta per uscire dall’attuale impasse economico, ossia quella che prevede “più investimenti nel settore pubblico e la ristrutturazione del debito”.
L’editorialista del Financial Times prosegue la sua analisi affermando che il dramma dell’eurozona è la rassegnazione con la quale i partiti dell’establishment, siano essi di centrosinistra o centrodestra, stanno portando l’Europa al declino economico. In tutto ciò gli unici partiti a portare avanti politiche sensate, come la ristrutturazione…
View original post 85 altre parole
Sto seguendo con molta attenzione il percorso politico apertosi a sinistra a partire dalle scorse elezioni europee. L’Altra Europa con Tsipras, nata fra gli strali multi-partisan, è riuscita ad eleggere tre europarlamentari ed è entrata nel gruppo parlamentare della sinistra europea GUE/NGL.
A livello europeo questo percorso si può considerare in crescita grazie, essenzialmente, alla spinta di due autentiche rivelazioni del panorama politico europeo: Syriza e Podemos. Due formazioni apparentemente molto diverse tra loro, ma che hanno saputo trovare un terreno comune di proposta politica. Due formazioni che, stando agli ultimi sondaggi, si ritrovano al primo posto nel consenso dei rispettivi paesi, Grecia e Spagna. Due paesi, non a caso, simbolo della crisi. Due paesi caratterizzati dai drammatici fallimenti della classe politica locale e dell’Europa neoliberista.
View original post 865 altre parole
Da Alga News
di Jacopo Rosatelli, il manifesto – È appena passato un fine settimana cruciale per la sinistra spagnola. Sabato è stato il grande giorno di Podemos, la nuova formazione che sta rivoluzionando il panorama politico iberico: in un’affollatissima assemblea a Madrid (presente anche Alexis Tsipras) si è ufficialmente sancita la sua trasformazione in un partito «vero», guidato ovviamente dal carismatico 36enne Pablo Iglesias, eletto segretario a larghissima maggioranza. E domenica è stata la volta di Izquierda unida (Iu), la federazione di cui è parte il Pce: i suoi organismi hanno deciso che a febbraio si terranno primarie aperte a iscritti e simpatizzanti per scegliere chi la guiderà alle prossime politiche, previste fra un anno. Ma la vera notizia è che il coordinatore di Iu, Cayo Lara, ha annunciato tra le lacrime che non sarà della partita: via libera, dunque, al 30enne Alberto Garzón, ormai non più soltanto «astro nascente» del movimento.Il passo indietro di Lara (62 anni) è un segnale chiaro. Iu è in affanno e…
View original post 281 altre parole
Da Alga News
“Anche in Italia occorre creare una alternativa di sinistra, non populista e credibile, che si candida a cambiare e a competere per il governo. La lista Tsipras è stata un inizio alle elezioni europee. Occorre andare avanti e in fretta”.
“Qui non Podemos, se non ricominciare una storia completamente daccapo. In #Spagna la #sinistra si è messa sulle tracce già percorse da #Syriza in #Grecia, dimostrando che quando la #Sinistra fa la #sinistra non deve accontentarsi delle briciole del bacino elettorale, ma può persino vincere”.
La notizia di questi giorni è che in Spagna il partito Podemos, nato meno di un anno fa dalla costola sinistra degli indignados, dopo avere avuto un exploit inatteso alle europee con l’8% , ora risulta primo partito spagnolo nei sondaggi, superando le due formazione maggiori, PP e Psoe, un dato che sia pure nei suoi limiti sta portando il terremoto nell’ abborracciato e servile bipartitismo spagnolo formato da una destra di orientamento franchista e dal centrodestra reale degli ex socialisti, qualcosa di molto simile, mutatis mutandis, a ciò che sta avvenendo in Italia. Ma al contrario di quanto avviene da noi, in Spagna una parte della sinistra ha abbandonato le sostanze oppiacee dell’entrismo, si è messa sulle tracce già percorse da Syriza in Grecia ( da non confondere assolutamente con quella cosa oscura e informe che è stata la lista Tsipras) e dimostrando che quando la sinistra fa la sinistra non deve accontentarsi delle briciole…
View original post 441 altre parole