Cottarelli voleva ridurle da 8mila a mille. Renzi twittava: “Sfoltire”. Invece le aziende pubbliche continuano a dare incarichi. Da Poste a Finmeccanica fino ad Atac ed Eur, ecco la carica dei nominati.
Disboscare, ridurre, razionalizzare. Erano le parole d’ordine del governo sulle società controllate dallo Stato e sulle partecipate locali. Ma mentre il commissario alla Spending scriveva i suoi piani la giostra degli incarichi continuava indisturbata. Sulle poltrone, a prescindere dalle competenze, si accomodano fedelissimi del giglio magico e trombati della vecchia guardia. Così le società pubbliche sono sopravvissute ancora.
Era l’occasione buona per disboscare la giungla delle società pubbliche. A dare il “la” è stato il premier Matteo Renzi, fresco di incarico, a suon di tweet. Quello datato 8 aprile 2014 faceva ben sperare: #municipalizzate “sfoltire e semplificare”. A distanza di molti mesi tocca però constatare che il nuovo corso della politica non ha interrotto le vecchia abitudine di utilizzare le…
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